Catania era originariamente un insediamento Sicano che dopo il XIII secolo a.C. essendo sede di un grosso villaggio Siculo fu rifondato come Kατάvη nel 729 a.C. da coloni Greci Calcidesi guidati da Tucles che fu in seguito tolta dal dominio di quest’ultimo nel 476 a.C. da Gerone I di Siracusa che la chiamò Aitna. Dopo la morte del tiranno siracusano e la sconfitta di Trasibulo la città fu riconquistata dai Katanaioi che le rimisero il nome originario. Subì la conquista di Dionigi il Vecchio. Nel 263 a.C. fu poi conquistata dai Romani. Fu conquistata ne VI secolo dagli Ostrogoti di re Teodorico alla caduta dell’Impero Romano, il quale re si occupò della ricostruzione delle mura della città, utilizzando le pietre che costituivano l'anfiteatro romano. Venne in seguito conquistata dai Bizantini, e nella prima metà del IX secolo dai musulmani. Nel 1071 i Normanni vi si impadronirono e la dotarono di un vescovato fino a quel momento assente. Fu poi governata dagli Svevi, sotto i quali si eresse il Castello Ursino e si crearono figure amministrative che durarono fino al 1817. La città fu una delle sedi della côrte itinerante di Federico II di Svevia. Alla fine del casato Hohenstaufen furono gli Angioini a prendere possesso della città, i quali facendo uso della forza militare fecero numerosi abusi della popolazione locale. Lo scontento generato causò i moti dei cosiddetti Vespri Siciliani.
Poiché la moglie di Pietro d'Aragona era nata a Catania nel 1282, passò al ramo cadetto degli Aragonesi fino a re Martino II di Sicilia e fu così che fecero di Catania la capitale del Regno di Trinacria. A causa della cancellazione del regno di Trinacria la Sicilia perse l'indipendenza e passò sotto i domini Spagnolo, Savoia e Borbonico e fu così nel 1860 Catania entrò a far parte del Regno d'Italia.
Fin dal 1622, Emanuele Filiberto di Savoia, viceré di Sicilia aveva assegnato al Senato catanese funzioni pari a quelli di Palermo e Messina, concedendole una certa autonomia, ma solo tra il 1816 e il 1818 acquisì lo status di Comune, lasciando quello di Urbs, in modo da essere governata da un Intendente, coadiuvato dal Segretario generale e dal Consiglio di Intendenza.